Le più belle canzoni italiane sul calcio: dagli 883 a De Gregori

Francesco De Gregori

Le più belle canzoni italiane dedicate al calcio, una passione che ha coinvolto, nel tempo, diversi artisti dello Stivale.

La musica e il calcio formano una coppia duratura. Nel corso degli anni, infatti, tanti artisti hanno dedicato parole e melodie al mondo del pallone e tanti brani sono diventati delle vere e proprie colonne sonore che accompagnano gli appassionati di questo sport prima e dopo le partite. Dagli 883 a Francesco De Gregori, i 5 brani più significativi dedicati alle emozioni che giocatori, capitani, portieri e allenatori sanno dare.

Antonello Venditti
Antonello Venditti

883 – La dura legge del gol

Iniziamo la nostra lista con La dura legge del gol, brano degli 883, pubblicato nel 1997. Il testo del brano fu scritto da Max Pezzali, Marco Guarnerio, Pier Paolo Peroni e Claudio Cecchetto e fa parte dell’omonimo album. Lo sport di squadra, per come viene definito nella canzone, funge da riflessione sull’amicizia e di come, col tempo, alcuni rapporti, all’apparenza indissolubili, si sfaldino nel corso degli anni. Il tutto raccontato su uno sfondo di rimpianti, nostalgia, delusioni e tradimenti: il campo di calcio diventa il percorso di vita che tutti noi affrontiamo.

Il video de La dura legge del gol:


Francesco De Gregori – La leva calcistica della classe 68

Procediamo con La leva calcistica della classe 68, brano di Francesco De Gregori, presente nell’album Titanic, pubblicato nel 1982. Dedicata, per quel che si è capito, ad Agostino Di Bartolomei che, all’uscita della canzone, era capitano della Roma. Il protagonista del brano è un bambino di soli 12 anni che inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio e, nonostante la giovane età, si ritrova subito a capire cosa significhi la sconfitta. Se non fa attenzione, diverrà come quelli che si sono accontentati di poco. Nel testo, non si esalta il lavoro di squadra, ma si fa notare come ogni giocatore sia solo nel suo percorso, intento a combattere i suoi demoni.

Il video de La leva calcistica della classe 68:


Roberto Vecchioni – Luci a San Siro

Come terzo pezzo, citiamo Luci a San Siro, brano di Roberto Vecchioni, presente nell’album Parabola, pubblicato nel 1971. La canzone divenne così popolare che la ritroviamo anche nel film Tre uomini e una gamba, di Aldo, Giovanni e Giacomo. Questa pietra miliare della cultura pop italiana racconta, come il brano di Francesco De Gregori, la sconfitta. Il professore, appassionato sostenitore dell’Inter, inserisce nel testo tanti temi importanti della vita, come la perdita dell’innocenza, la perdita dell’amore, le difficoltà legate ai cambiamenti del mercato discografico, riconducendo il tutto alla squadra del cuore, legata profondamente a Helenio Herrera.

Il video di Luci a San Siro:


Daniele Silvestri – La vita splendida del capitano

Come quarto brano, ricordiamo La vita splendida del capitano, canzone di Daniele Silvestri, presente nell’album La terra sotto i piedi, pubblicato nel 2019. In questa traccia, al centro della narrazione c’è la Roma, alla quale il cantautore fa una dedica piena di passione e amore, riferendosi – nello specifico – a Francesco Totti, volto indimenticabile della squadra. In questo brano, Silvestri mostra un lato maturo che permette l’accettazione della sconfitta, in quanto il fallimento fa parte della vita, anche di quella di un “marziano“.

Il video di La vita splendida del capitano:


Antonello Venditti – La coscienza di Zeman

Infine, come quinto pezzo, citiamo La coscienza di Zeman di Antonello Venditti, presente nell’album Goodbye Novecento, pubblicato nel 1999. Il brano, come si può intuire, è dedicato all’allenatore di calcio, Zdeněk Zeman. La canzone, che parafrasa il titolo de La coscienza di Zeno, romanzo scritto da Italo Svevo, funge da perfetta dedica di una persona innamorata e romanista, quale Venditti era. L’allenatore, per il cantautore, rappresenta una figura utopica e romantica, un ideale. Il video di La coscienza di Zeman:


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