Alle porte di Pisa, c’è un palazzo che lascia a bocca aperta

La Torre di Pisa, nella meravigliosa piazza dei Miracoli, catalizza l’interesse di quasi tutti i turisti che visitano dalla città arrivando da tutto il mondo per l’unicità – indiscussa – di questo scorcio d’Italia.

Basta uscire di poco dalla città, però, per trovarsi difronte a uno degli edifici più incredibili e assolutamente inaspettati che esistano nel nostro Paese.

Pochissimi lo conoscono, ma è uno dei segreti meglio conservati che abbiamo nel nostro Paese. E merita una visita. Con tutta la famiglia. Si tratta della Certosa di Calci, che qualcuno chiama anche Certosa di Pisa, che dista una decina di chilometri dal centro città.

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Fonte: 123rf

Lo scalone della Certosa di Calci

La Certosa di Calci

Alle pendici del Monte Pisano, in quella valle oggi nota come Val Graziosa (“piena di grazia”, ma che un tempo era chiamata “buia”), la certosa ospitava un monastero certosino, ma a vederla è tutt’altro che un edificio austero come dovrebbe essere un luogo religioso.

Fondato nel 1366 da una famiglia di certosini, il complesso è stato ampliato tra il XVII e il XVIII secolo. Fu abitato dai monaci fino agli Anni ’70 quando poi lo abbandonarono per riaprire, negli Anni ’90, come Museo Nazionale. Oggi, è uno splendido monumento Barocco inserito in un contesto paesaggistico molto suggestivo.

Se dall’esterno, con la sua grandezza e maestosità, è visibile a distanza di chilometri, è all’interno delle sale, delle cappelle, degli scaloni e dei lunghi corridoi che riserva incredibili sorprese.

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Gli affreschi nella Certosa di Calci, Pisa

Cosa vedere

Completamente circondata da mura, la Certosa di Calci era una sorta di cittadella indipendente con tanto di pozzo d’acqua, orti coltivati e persino una farmacia. Una volta entrati nel complesso monastico, un grande parco accoglie i visitatori che accedono agli spazi chiusi attraverso uno scalone a doppia rampa che ricorda più l’accesso a una villa di delizia che a un monastero.

Lo stesso edificio in stile Barocco sembra più un castello che un luogo di culto. E sorprendenti sono gli interni: una miriade di sale e di piccole cappelle collegate tra loro da corridoi. Non c’è un ambiente che non sia completamente affrescato, dalle pareti al soffitto fino alle cupole, e poi stucchi, boiserie intagliate e pavimenti di marmo intarsiati: un tripudio di forme, colori e decori che fanno girare la testa.

Cicli pittorici del Vecchio e del Nuovo Testamento, e poi Vescovi, Santi, Sovrani e figure allegoriche: non manca nessuno.

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La spezieria della Certosa di Calci

Le sale imperdibili

L’interno della Certosa di Calci è una vera meraviglia, ma ci sono alcuni ambienti che lo sono ancor più e che meritano assolutamente una visita. Uno di questi è la Foresteria Granducale, così chiamata perché riservata ai re di Toscana che di tanto in tanto vi soggiornavano, con stucchi e affreschi di allegorie. Un altro è il refettorio, l’unico luogo dove i monaci potevano parlare tra loro, altrimenti le loro giornate le trascorrevano nel silenzio più completo, con un bellissimo affresco dell’Ultima cena.

Altri ambienti sono le celle dei monaci, disposte intorno a un grande chiostro. Non piccole stanze anguste e desolate, ma grandi appartamenti composti da più stanze con tanto di giardino privato. A ciascuna cella si accede attraverso una porta di legno decorata a indicare l’identità dell’inquilino che riceveva la razione di cibo quotidiano attraverso un passavivande esterno girevole.

Da non perdere anche l’antica spezieria (la farmacia), con ampi scaffali di legno e vasi – i cosiddetti “albarelli” – decorati che un tempo contenevano erbe medicinali per curare ogni sorta di male.

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Il chiostro delle celle dei monaci a Calci

Il Museo di storia naturale

In un’ala della Certosa è stato aperto un interessante museo, quello di storia naturale dell’Università di Pisa. Le sale ospitano collezioni di paleontologia, mineralogia e zoologia raccolte fin dal 1500, mentre all’esterno, nel grande giardino, è stato sistemato il gigantesco scheletro di un dinosauro.

Il museo ospita anche una delle gallerie di cetacei più grandi d’Europa, con interi scheletri di balena. Questa esposizione si trova nell’attico dell’ex monastero da cui, tra l’altro, si può godere di una bellissima vista sul territorio.

Visitare la Certosa di Calci e il museo

La Certosa di Calci è gestita dal ministero dei Beni culturali ed è aperta tutto l’anno. La visita è accompagnata dal personale del Polo museale della Toscana, mentre il Museo di storia naturale si può visitare liberamente tutti i giorni dalle 9 alle 19, la domenica e tra il 1° giugno e il 30 settembre fino alle 20.

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Affreschi e boiserie nelle sale della Certosa di Calci