La shungite è un mineraloide non cristallino costituito per il 98% di carbonio, organizzato principalmente sotto forma di fullereni, una composizione molecolare scoperta nel 1985 dai chimici Harold Kroto, Robert Curl e Richard Smalley che li portò a ricevere il Nobel per la Chimica nel 1996.
Questo materiale così particolare è stato stimato che si sia formato circa 2 miliardi di anni fa, quando ancora non c’erano forme di vita sulla Terra. L’unico giacimento esistente di Shungite è quello di Zazoginskoe localizzato in un villaggio denominato Shun’ga, nella zona della Repubblica di Karelia. Questa regione si trova a 5 km dalla foce del Lago Onega in Russia al confine con la Finlandia.
La scoperta della Shungite
La scoperta di questa pietra ha una storia piuttosto antica, pare che la prima persona curata con l’acqua di Shungite fu la zarina Marija Ivanovna Romanova. Questa versava in condizioni piuttosto critiche. Siamo agli inizi del XVII secolo, ma solo cento anni più tardi nel 1719, un suo nipote, Pietro I, conosciuto anche come Pietro il Grande, fondò una sorta di sanatorio termale, un centro di cura noto come “Le acque Marziali”.
“…poiché queste acque curano varie malattie crudeli, in particolare lo scorbuto, depressione morbosa, biliari, debolezza di stomaco, vomito, diarrea, pietre, reni e hanno il grande potere contro altre malattie…” dal decreto di Pietro il Grande relativo all’aperturadel centro termale “Marcial Waters” ad Olonets20 marzo 1719.
Le proprietà neutralizzanti della Shungite
La Shungite ha la grande capacità di neutralizzare le onde elettromagnetiche, di armonizzarle in modo che apparecchi come cellulari, trasmettitori Wi-Fi, computer, microonde o televisori non risultino più dannosi per la salute.
Questo mineraloide viene anche impiegato nella purificazione delle acque reflue eliminando sostanze pericolose organiche e inorganiche come prodotti petroliferi, pesticidi, tensioattivi, fenoli, ecc. Ovviamente è un ottimo prodotto anche per purificare l’acqua di rubinetto da cloruri, diossine e batteri.
I bagni d’acqua
L’acqua che scorre su strati di Shungite ha molte proprietà curative, come scoprirono nei tempi passati, soprattutto per la cura di malattie epidermiche. Inoltre, è adatta anche per malattie di origine allergica. Un bendaggio con acqua di Shungite aiuta a cicatrizzare le ferite, lenire pruriti anche dovuti a punture di insetto. Usando quest’acqua per lavare il viso ogni giorno si può notare il ringiovanimento la pelle che migliora in elasticità e in aspetto. Riduce, inoltre, l’acne.
Anche lavando i capelli con quest’acqua di Shungite si possono notare diversi effetti benefici. Avremo maggiore luminosità, un cuoio capelluto più sano, una riduzione della forfora e della caduta, capelli non unti e più forti.
I bagni di Shungite
È possibile anche fare i bagni di Shungite aggiungendo all’acqua della vasca un sacchetto contenente carbone di Shungite e lasciandolo immerso per 10 minuti, questi trattamenti sono rivitalizzanti per il corpo, energizzano e riequilibrano, eliminano la stanchezza e ridanno tono alla pelle migliorando anche la circolazione sanguigna.
L’acqua di Shungite ottenuta con alcuni sassolini lasciati in ammollo per un paio di giorni (100 gr di pietre grezze o sassolini di Shungite per ogni litro d’acqua), può essere bevuta quotidianamente, restituisce energia, tonifica la pelle e aiuta l’umore.
Si pensa che questa pietra sia in grado di eliminare e assorbire ciò che risulta negativo per gli esseri viventi. Lo trasforma, quindi, in energia positiva utile anche per calmare le emozioni e ridurre sbalzi di umore..
Le diverse tipologie di Shungite
Esistono diversi tipi di Shungite e si differenzia per la percentuale di carbonio contenuta in essa:
Shungite I o elite: è la più pura e più forte, contiene il 90-98% di carbonio ed è estremamente rara. Essendo un materiale stratificato è impossibile da lavorare, sembra quasi un metallo e viene usata soprattutto per purificare le acque.
Shungite II: è la più comune, contiene il 60-90% di carbonio, viene usata per purificare dall’inquinamento elettromagnetico gli ambienti. Si tratta di un materiale nero e lucido e lo si può lavorare, è facile trovarlo sotto forma di piramidi, sfere o ciondoli da indossare.
Shungite III e IV: è la meno pregiata, contiene il 30-50% di carbonio è economica e i suoi effetti sono piuttosto blandi.
Come usare la Shungite
Per proteggere l’ambiente in cui viviamo o sostiamo maggiormente è necessario sapere che la Shungite lavora in maniera differente in base alla forma nella quale viene lavorata.
La Shungite a forma di cubo è l’ideale per proteggere la base, la terra, si usa negli angoli delle finestre, alla base dei letti, deve stare in terra per esprimersi al meglio.
Quella a forma di sfera va usata negli ambienti più usati, come l’ufficio o il soggiorno, ha un raggio di influenza maggiore e armonizza le onde di energia in maniera armonica, aiuta la concentrazione e il rilassamento.
La Shungite a forma di piramide è la più forte, va collocata in alto, protegge come un tetto assorbendo tutta la negatività e neutralizzandola; perfetta sopra televisori o computer.
I ciondoli di Shungite
Indossando un ciondolo fatto di questo materiale si accresce la stabilità mentale e spirituale, attivandosi in ogni situazione di stress o di onde negative che possono interferire con il corpo.
La capacita bioenergetica della Shungite
la sua capacità “bioenergetica” è ottima per le persone che soffrono di disturbi del sonno, sbalzi di umore e problemi di natura psicosomatica. Diventano quindi ciondoli molto utili per chi soffre di stress e ansie ma anche per i malati, per chi è debilitato o per chi fa intensa attività fisica. Aiutano, inoltre, a stimolare le difese immunitarie e sono utili a chi esce da una malattia e si trova in fase di convalescenza per ritrovare le forse e le energie perdute.
L’uso della Shungite in agricoltura
Anche in agricoltura viene usato questo particolare materiale, unito alla terra delle colture funziona come un fertilizzante minerale naturale. Risulta ottimo anche nelle zone più aride per mantenere l’umidità del terreno. Le colture trattare con Shungite risultano più ricche di fosforo e calcio, sono più resistenti alle malattie e quindi necessitano di molti meno pesticidi. Sono, quindi, più ricche e la produzione risulta molto maggiore rispetto alla coltivazione normale.
Di Valeria Bonora
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