Oggi entra il vigore il nuovo DPCM con le regole fino a Pasqua (ma già all’orizzonte nuove restrizioni)

Neanche il tempo di entrare in vigore, che già potrebbe cambiare con misure ancora più severe. Da oggi in Italia viene applicato il nuovo DPCM, il primo del Governo Draghi, che di fatto stabilisce anche le misure previste per le festività di Pasqua, essendo valido fino al 6 aprile. Ma proprio nelle scorse ore il Cts ha chiesto un’ulteriore stretta con nuove restrizioni all’orizzonte.

Le misure saranno valide da sabato 6 marzo fino a martedì 6 aprile, comprendendo quindi anche le festività di Pasqua e Pasquetta, in base al colore in cui si troverà la Regione di appartenenza.

Confermato il sistema a zone (ma il Cts chiede inasprimento delle misure)

Ma il nuovo DPCM introduce alcune novità. In particolare, i Presidenti delle regioni e delle province autonome potranno disporre la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado se l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sarà superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti (oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico). E proprio su questo il Cts ha chiesto una modifica reputata essenziale: la chiusura dovrebbe scattare in automatico e non a discrezione delle amministrazioni locali.

Scuola

Zone rosse – Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Zone arancioni e gialle – I Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica:

  • nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
  • nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
  • nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

Spostamenti

Confermato, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.

Cinema e teatri

Dal 27 marzo 2021 in zona gialla saranno riaperti al pubblico gli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto ma

“svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzatae, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 400 per spettacoli all’aperto e a 200 per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”.

Resteranno ancora chiuse palestre e piscine. Inoltre, dopo le 18:00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.

Chiusi anche i parrucchieri in zona rossa

Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Visite a parenti e amici

Ferme restando le restrizioni già previste per le regioni arancioni e rosse, anche in zona gialla, sono sconsigliate le visite ad amici e parenti per Pasqua e sono vietate le feste.

“Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza” spiega il DPCM

Pic nic nei parchi

In zona gialla, secondo quanto previsto dal nuovo DPCM è consentito

“l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento e della della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. È consentito l’accesso dei minori, anche assieme ai familiari o ad altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura, ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, per svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto nel rispetto delle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia”.

Messa di Pasqua e Funzioni religiose

Sì alle celebrazioni religiose Pasquali. Lo conferma il DPCM che ha però ribadito che

“l’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

Fonti di riferimento: Governo, Gazzetta Ufficiale

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da greenme