Afterhours, le migliori canzoni: da Quello che non c’è a Bye Bye Bombay

Manuel Agnelli degli Afterhours

Da Quello che non c’è a Bye Bye Bombay, le migliori canzoni degli Afterhours, gruppo alternative rock, capitanato da Manuel Agnelli.

Gli Afterhours sono uno dei gruppi che rappresentano maggiormente il rock alternativo e indipendente italiano insieme ai Marlene Kuntz. Formatisi nel 1986 a Milano, grazie al frontman Manuel Agnelli, nel corso del tempo la formazione ha subìto diversi cambiamenti, fino ad arrivare alla formazione attuale composta da Agnelli, Xabier Iriondo, Roberto Dell’Era, Rodrigo D’Erasmo, Fabio Rondanini e Stefano Pilia. Scopriamo insieme i migliori brani della storica band.

Manuel Agnelli degli Afterhours
Manuel Agnelli degli Afterhours

Afterhours, le canzoni più amate

Iniziamo la nostra lista con Quello che non c’è, canzone presente nell’album pubblicato nel 2002. Come ha riferito lo stesso Manuel Agnelli in una intervista a Rolling Stone, Quello che non c’è è la canzone di cui è più orgoglioso, in quanto “riassume un po’ tutto quello che penso”.

Il video di Quello che non c’è:


Passiamo a Dentro Marilyn, brano contenuto nell’album Germi, pubblicato nel 1995. Come potrete notare, si tratta di una ballad che, in un primo momento, era stata scritta in lingua inglese, avente il seguente titolo: Inside Marilyn Three Times. Un brano che, grazie alla sua forza straziante e struggente, ha colpito anche un nome altisonante della musica italiana. La grande Mina, infatti, ne incise una versione, con il titolo Tre volte dentro me.

Il video di Dentro Marilyn:


Lo stessa cantante chiamò Manuel Agnelli il quale rimase colpito dal fatto che una grande artista come Mina volesse cantare un suo brano: “Mi ha telefonato lei di persona. Io sono onorato e lo dico senza ritegno: è stata la più grande soddisfazione della mia vita. Mina è la voce più straordinaria della musica leggera italiana, e la sua scelta ci ha fatto capire che sapevamo scrivere canzoni“, si legge da Rolling Stone.

C’è, poi, Non è per sempre, canzone presente nell’album omonimo, pubblicato nel 1999. Si tratta del brano più apprezzato degli Afterhours, in quanto condensa, tra le sue parole, la caducità del tempo, la manipolazione del corpo, ma anche la decadenza e la sensazione di chi sente di essere sempre fuori dal mondo e che non riesce a trovare in esso un proprio posto.

Il video di Non è per sempre:


Strategie e Bye Bye Bombay

Andiamo avanti, citando Strategie, brano presente nell’album Germi, pubblicato nel 1995. Si tratta di un brano semplice ma che colpisce a primo ascolto, con i suoi riff rock e un ritornello che prende e non ti lascia scappare, con il suo mood cupo e, al contempo, incalzante.

Il video di Strategie:


Infine, menzioniamo Bye Bye Bombay, canzone presente nell’album Quello che non c’è, pubblicato nel 2002. La canzone, come si può intuire dalla città citata, prende ispirazione da un viaggio in India, effettuato con Emidio Clementi, frontman dei Massimo Volume, mette in scena tutta la sperimentazione psichedelica di cui era capace, anche senza la presenza di Xabier Iriondo. “Io non tremo, è solo un po’ di me che se ne va” è uno dei versi più citati del frontman degli Afterhours.

Il video di Bye Bye Bombay:


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