Nieddu: “Sardegna rossa? Servivano più controlli, ora paghiamo lo scotto”

CAGLIARI – “Sardegna in zona rossa? Sicuramente quando eravamo ‘bianchi’ c’è stato un calo di attenzione, dovuto all’errata percezione che il virus non circolasse più. Alcuni hanno abbassato la guardia e ora ne paghiamo lo scotto“. Così l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, intervenuto oggi su Rai Radio 1, ospite del programma ‘Che giorno è’.

“Un errore andare in zona bianca così presto? Secondo me no- sottolinea Nieddu-, perché dare sollievo all’economia in quelle tre settimane è stato comunque importante. Forse avremmo dovuto avere un controllo più stringente, questo sicuramente sì, sono mancati i controlli. Da parte delle autorità deputate probabilmente non c’è stata quell’attenzione che sarebbe stato il caso di avere. Questo ha portato a un clima di lassismo che ha causato poi l’esplosione di contagi, avvenuta in concomitanza con l’ingresso della variante inglese”. Per Nieddu si tratta di “un combinato disposto di circostanze che ha portato a questo esito nefasto. Peccato, perché abbassando la guardia in questo modo ci siamo giocati la chance di essere la prima regione in Italia, e forse in Europa, a poter riaprire in sicurezza per la stagione turistica“.

Errori commessi da alcune categorie, come la ristorazione? “Io non penso questo- spiega l’assessore- piuttosto continuo ad essere convinto del fatto che la scuola sia uno dei vettori di contagio principali, mi riferisco in particolare agli assembramenti prima e dopo l’attività in aula. Non è un caso che i contagi si stiano verificando all’interno delle famiglie. Speriamo, comunque, di lasciarci al più presto alle spalle la zona rossa. Ci sono due settimane obbligatorie, tutto dipenderà dalla curva del contagio: se riusciremo ad invertire la tendenza torneremo in zona arancione”.

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