La Finlandia si conferma, anche nel 2021, la nazione più felice al mondo, seguita dalla Danimarca e dalla Svizzera. A stabilirlo è la classica del World Happiness Report di quest’anno, realizzata annualmente in base ai dati raccolti dal Gallup World Poll. Il report di questa edizione, pubblicato in occasione della vigilia della Giornata internazionale della felicità, ha dovuto affrontare una sfida unica: tentare di capire quale effetto ha avuto la pandemia sul benessere soggettivo dei cittadini di vari Paesi.
Il posto in classifica ottenuto della Finlandia è, infatti, da attribuire principalmente alla fiducia della popolazione nei confronti della propria comunità, elemento che ha contribuito alla percezione della felicità delle persone. E l’Italia? Nonostante la pandemia di Covid-19 abbia messo in ginocchio il nostro Paese, l’Italia è risalita dal 28esimo posto dello scorso anno al 25esimo, guadagnando tre posizioni.
Un anno duro, ma tanti cittadini non hanno perso la speranza
“Siamo stati sorpresi di vedere che in media non c’è stato un declino nel benessere generale, misurato sulla base della valutazione soggettiva delle persone e delle proprie vite” – spiega John Helliwell, professore dell’Università British Columbia, commentando i dati del report sulla felicità – “Una possibile spiegazione è che la gente vede il Covid-19 come una minaccia comune ed esterna che tocca chiunque e che ha generato un maggior senso di solidarietà ed empatia”.
Naturalmente la percezione della felicità delle persone varia molto da nazione a nazione. I Paesi presi in esame nel World Happiness Report sono circa 15o.
“È stato un anno molto duro ma i dati mostrano dei significativi segni di resilienza, come la volontà di connessione sociale e la valutazione delle proprie vite” evidenzia Lara Aknin, professoressa dell’Università Simon Fraser.
“Dobbiamo urgentemente imparare la lezione che ci ha dato il Covid” – esortaJeffrey Sachs, presidente del Sustainable Development Solutions Network – “La pandemia ci ricorda tutte le minacce globali ambientali che ci affliggono, l’urgente necessità di collaborare e le difficoltà ad ottenere tale collaborazione in ogni singolo paese e globalmente. Il World Happiness Report 2021 ci ricorda che dobbiamo lavorare per il benessere piuttosto che per la mera ricchezza, che sarà davvero precaria se non miglioriamo il nostro modo di gestire la sfida dello sviluppo sostenibile”.
La pubblicazione del World Happiness Report 2021 arriva in un momento in cui il Covid-19 continua a imperversare in diversi Paesi e circa un anno dopo rispetto a quando l’Organizzazione mondiale della sanità ha ufficializzato la pandemia mondiale, che ha provocato circa 2 milioni di morti in tutto il mondo.
Fonte: World Happiness Report 2021
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